Si è costituito presso il Ministero per i Beni e le Attività culturali il tavolo permanente dello spettacolo dal vivo, con la partecipazione di FITA, la Federazione Italiana Teatro Amatori, maggiore organizzazione nazionale di rappresentanza per il settore.
Coordinato da Onofrio Cutaia, a capo della Direzione generale per lo spettacolo dal vivo del Ministero, l’incontro d’avvio, svoltosi giovedì 10 dicembre, ha permesso di raccogliere le prime istanze e osservazioni dei partecipanti, aventi ad oggetto sia il tema dei ristori che le prospettive per la ripartenza del settore.
“Abbiamo anche noi rappresentato l’esigenza di consistenti aiuti pubblici anche per l’anno 2021 che possano sostenere le produzioni – riferisce il presidente FITA, Carmelo Pace – cercando di spostare l’attenzione su un tema che riteniamo fondamentale: riportare il pubblico al teatro. Da condividere in pieno in questo periodo il sostegno ai lavoratori dello spettacolo, ma senza dimenticare che non si può prescindere da un’azione di sistema che riconosca ruolo e funzioni di tutte le componenti dello spettacolo dal vivo”.
I lavori si sono protratti per l’intera giornata, visto il corposo numero di sigle partecipanti, tant’è che è emersa la proposta, per i prossimi incontri, di segmentare il tavolo in più sezioni omologhe tra loro, in modo di poter fare sintesi tra le varie proposte.
“Il nostro è un settore articolato e per certi versi molto complesso – continua il presidente Pace – nel quale non sarà semplice che tutte le proposte possano essere condivise. Tra queste è emersa l’opportunità di riformare il FUS per ampliare la platea degli enti che ne possano usufruire”.
Com’era prevedibile, prevalente è stata la partecipazione delle sigle rappresentative dei lavoratori dello spettacolo e delle imprese del settore, per cui l’unica voce del settore culturale no-profit è stata quella portata da FITA, che ha anche depositato articolate proposte già anticipate con la pubblicazione del documento (qui).
“Ci rendiamo conto – conclude il presidente FITA – che molte proposte sono lontane dalle nostre esigenze, anche per la natura dei proponenti e per finalità diverse dalle nostre. Tuttavia siamo fiduciosi che le nostre proposte possano ottenere l’attenzione del Ministero, specialmente quelle che individuano nei territori la forza per una ripresa del settore. Oggi ci limitiamo a registrare un primo soddisfacente risultato che ci vede unici interlocutori del Ministero per il teatro amatoriale”.
L’incontro si è chiuso con l’appuntamento a gennaio dato dal Direttore generale Cutaia, che ha ringraziato per i contributi forniti, dai quali il Ministero cercherà di trarre spunto per i successivi provvedimenti che adotterà.
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